VENERDÌ 30 SETTEMBRE

Ore11.30 – 13.00

Ports, logistics & production

La stretta integrazione tra distretti produttivi, infrastrutture e servizi logistici di terra e porti non è una novità. Almeno dalla seconda industrializzazione alla fine dell’800, la collocazione delle industrie dipendenti dall’importazione di materie prime e/o dedicate alla produzione di manufatti ingombranti o rivolte all’esportazione. Una scorsa alla storia dell’industria italiana dell’acciaio, del petrolio e di certi settori dell’agroalimentare lo conferma. La nuova era delle aree industriali-logistiche-portuali inizia con il Logistic Park di Rotterdam, legato ai terminal container, molto citato ma poco capito nell’economia generale del distretto produttivo di Rotterdam, che comprende anche cinque raffinerie di petrolio, 45 impianti chimici, tra cui alcuni dedicati alla produzione di metanolo, quattro raffinerie di olio vegetale, cinque raffinerie di biocarburanti, due impianti di chimica “biobased”. In Italia ci si è da poco dotati di strumenti come le ZES e le ZLS, ma non sembra che la lezione di Amsterdam sia stata capita bene come a Barcellona e persino a Tangeri. Non si tratta infatti solo delle normative e delle semplificazioni fiscali, ma di concepire in modo integrato le tre componenti, che finiscono per produrre un “impianto” produttivo gigantesco che ha nel porto la sua principale porta d’entrata e d’uscita.
Questa integrazione ha naturalmente una forte componente tecnologica, per rendere “senza attrito” prima la cattura e l’interscambio dei dati e poi la movimentazione delle merci. Ma occorre prima di tutto produrre le merci, sia nelle fabbriche e negli impianti esistenti che attraendone di nuovi. Perché solo di logistica non si prospera. E di ZES e ZLS collocate male ancora meno.

MAIN TOPICS

  • ZES e ZLS, ma quali e dove?
  • Cooperazione e simbiosi produttiva-logistica
  • Digital fast corridors e interoperabilità doganale
  • Sviluppo dell’intermodalità “senza interruzioni”
  • Investimenti, PNRR e oltre

DETTAGLI

Introduce e conduce
Domenico de Crescenzo, Coordinatore, Confetra Mezzogiorno

Lo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa, i collegamenti di ultimo miglio
Enrico Pujia, Direttore generale per il Trasporto e le infrastrutture ferroviarie, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Titolo TBA
Attilio Montalto, Segretario Generale, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale

Infrastrutture, porti e logistica – I finanziamenti e le misure del PNRR
Lucia Cristina Tringali, Direttore Bilancio, Finanza e Controllo, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale 

Le ZES, strumento di rilancio delle aree portuali
Claudio Ferone, Tax Director, PwC TLS

Valpolcevera – Green Logistic Valley
Andrea Giachero, Presidente, Spediporto 

«ZLS EMILIA-ROMAGNA» Porto di Ravenna Regione Emilia-Romagna
Paolo Ferrecchi, Direttore generale Cura del Territorio ed Ambiente, Regione Emilia-Romagna

Digital Transformation: Interoperabilità, logistica e tecnologia
Laura Castellani, Direttore centrale Organizzazione e Digital Transformation, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli 

FHP: un network italiano al servizio della competitività dell’industria nazionale
Alessandro Becce, Amministratore delegato, FHP 

Titolo TBA
Mark Scheerlinck, Presidente, Propeller Club Port of Antwerp

Analisi sul livello attuale della maturità digitale dei terminalisti
Alessandro Ferrari, Direttore, Assiterminal
Luca Pesce, Sales & Marketing, C.I.S.Co